Quando parliamo di digital transformation e facciamo affermazioni come: “la tecnologia sta cambiando ad un ritmo senza precedenti” e “il mercato digitale sta creando opportunità per trasformare il tuo business”, cosa intendiamo dire realmente?
Bene, diamo un’occhiata a qualcosa che tutti amano: la pizza. In un articolo del 2018, Forbes ha delineato la storia di Domino’s Pizza come un valido esempio di come la digital transformation porti valore di business.
“È risaputo che la società ha avuto dei problemi a livello commerciale e d’immagine a metà degli anni 2000”, riporta l’articolo.
Nel 2008, quando il prezzo delle azioni ha toccato il minimo storico di 3 dollari, la società ha cercato di risollevare la situazione migliorando qualità dei prodotti e customer experience.
Infatti, tra le innovazioni, c’era anche la possibilità di ordinare pizza ovunque il cliente si trovasse e attraverso qualsiasi dispositivo.
“Oggi, i clienti possono ordinare tramite Apple TV, Google Home, Amazon Echo, Ford Sync, SMS, Samsung Smart TV, smartwatch, tramite assistente vocale e altre piattaforme emergenti, senza tralasciare Twitter, Slack e Facebook Messenger”,
dichiara Forbes.
Attualmente, il prezzo di ogni azione si attesta intorno ai 247 dollari. Analizzando le esigenze dei propri clienti e sfruttando innovazioni tecnologiche, Domino's Pizza ha completamente rivoluzionato il proprio business.
Diverse Fasi di Maturità Digitale Significano Diverse Opportunità di Trasformazione
La trasformazione, per definizione, è un processo incrementale. Questo significa che cambiamenti piccoli e continui, possono portare a grandi risultati.
La storia di Domino’s Pizza è un esempio di strategia che ha portato la società a diventare leader digitale e di mercato con i concorrenti che cercavano di rimanere al passo con loro.
Diamo uno sguardo ad altri due esempi di successi di digital transformation. Queste organizzazioni hanno superato alcune sfide comuni e hanno portato avanti la propria strategia di trasformazione digitale.
Eliminare il Superfluo
Il primo esempio riguarda un’istituzione finanziaria che con la propria soluzione di content service non era più in grado di gestire tutta la parte relativa alla gestione documentale.
Dopo un’analisi condotta da Hyland sui processi interni dell’azienda, è stato rilevato che per ottimizzare la gestione documentale era necessario aggregare i documenti per tipologie per supportare meglio i processi aziendali e rimuovere gruppi e tipologie non necessari.
Adesso, gli utenti possono creare workflow, query personalizzate e altre funzionalità in modo molto più efficiente migliorando notevolmente l’esperienza utente.
Ecco in dettaglio le modifiche effettuate per ottimizzare il processo:
- Tipologie di documento – da 1.200 tipologie di documenti iniziali si è passati 400, le convenzioni di denominazione sono state rese più efficaci tramite l’aggiunta di prefissi che hanno notevolmente migliorato le capacità di costruzione e manutenzione di workflow.
- Gruppi di Tipologie di Documento – l’istituzione ha eliminato 10 gruppi non necessari, e ha organizzato i gruppi in base ai dipartimenti.
- Query personalizzate – Sfruttando le best practice per tipi e gruppi di documenti, adesso gli utenti possono creare query personalizzate molto più velocemente, passando da 16 ore per creare 20 query, a un’ora soltanto.
Inoltre, con la categorizzazione semplificata dei documenti, l’amministratore di sistema è stato in grado di:
- costruire circa 30 Unity Forms per ottimizzare l’esperienza utente;
- aggiungere la firma digitale alle ricevute;
- rispettare le policy di conservazione.
Questi piccoli miglioramenti hanno prodotto enormi vantaggi che ottimizzano l'esperienza dell'utente e la produttività riducendo al contempo il rischio.
Tenere il Passo con la Crescita
Il secondo esempio riguarda First Bank, un istituto finanziario in crescita che da anni digitalizza processi documentali. Possono creare workflow e hanno funzionalità automatizzate all'interno di molti processi.
Tuttavia, una rapida crescita dovuta all'acquisizione e all'incremento di filiali hanno reso le performance una delle preoccupazioni principali.
“Inizialmente eravamo 23 filiali e ci conoscevamo tutti… poi nell'arco di poco tempo sono state aggiunte 25 nuove filiali sulla costa est del Nord Carolina”,
afferma Jeannie Kearns, vice presidente di Document Imaging presso First Bank.
La società si è affidata al team di Hyland per condurre un assessment della propria soluzione, e con alcune modifiche, ha ottenuto un significativo incremento delle prestazioni in diverse aree.
L’istituzione finanziaria ha semplicemente sostituito le funzionalità di compilazione automatica delle parole chiave abilitate per i servizi Web con Unity Scripts. Il tempo di recupero per gli utenti è passato da mezzo minuto a un decimo di secondo.
Cambiamenti Piccoli e Continui Alimentano la Trasformazione Digitale
Come possiamo vedere dai due esempi appena descritti, piccoli cambiamenti possono migliorare i processi in modo così significativo da ridurre la resistenza al cambiamento e favorire l'entusiasmo degli utenti.
Florence Consulting Group collabora da anni con Hyland, tanto che è Master Reseller della soluzione OnBase, soluzione riconosciuta da Gartner come leader a livello internazionale nel campo del Transactional Content Management.
OnBase ECM è l'unico software che copre l'intero ciclo di vita della gestione di documenti e contenuti aziendali: cattura dei documenti, estrazione automatica di dati ed informazioni, condivisione protetta, integrazione con tutti i sistemi IT aziendali, analisi in tempo reale dei dati, storage sicuro di documenti ed informazioni.
Se vuoi avere maggiori informazioni sulla soluzione invia una mail a cio@florence-consulting.it o chiama lo (055) 538-3250.
In alternativa, puoi compilare il form sottostante con la tua domanda.
