Poiché le organizzazioni industriali connettono sempre più dispositivi, abilitano l’accesso da remoto e creano nuove applicazioni, l'approccio airgap per proteggere le reti industriali dalle minacce informatiche non è più sufficiente.
Man mano che le aziende diventano più digitali, gli attacchi informatici sono sempre più sofisticati; nonostante ciò, molte organizzazioni sono in ritardo nell'adozione di strumenti di sicurezza informatica aggiornati e affidabili.
Proprio quando i responsabili della sicurezza di tali organizzazioni iniziano a sviluppare una strategia per proteggere le attività al di là della cosiddetta “zona demilitarizzata” (IDMZ - Industrial Demilitarized Zone), si rendono conto che potrebbe non essere così semplice come previsto.
Le risorse industriali (così come le reti industriali, in molti casi) sono spesso gestite dal team operation, che è tipicamente concentrato sull'integrità della produzione, sulla continuità e sulla sicurezza fisica, piuttosto che sulla sicurezza informatica.
I team IT hanno spesso le competenze e l'esperienza necessarie in tema di sicurezza informatica, ma generalmente hanno lacune relativamente al contesto operativo e alla conoscenza dei processi industriali necessari, requisiti fondamentali per adottare misure di sicurezza senza interrompere la produzione.
La creazione di una rete industriale sicura richiede una forte collaborazione tra i team IT e operativi. Solo insieme possono capire ciò che deve essere protetto e il modo migliore per proteggerlo; la collaborazione consente di implementare le migliori pratiche per garantire una continuità delle attività produttive in totale sicurezza.
L’ottimizzazione della sicurezza delle reti industriali non avverrà dall'oggi al domani: i team IT e operativi devono sviluppare la propria sinergia; potrebbe essere necessario implementare nuovi strumenti di sicurezza, le reti potrebbero dover essere aggiornate e segmentate; dovranno essere sviluppate nuove policy di correlazione.
La sicurezza informatica in ambito industriale richiede un approccio graduale e pragmatico per gettare le basi per la realizzazione di un'architettura di sicurezza convergente IT e OT. Ogni fase deve essere un'opportunità per la realizzazione della fase successiva.
Ciò garantirà che il progetto di sicurezza industriale soddisfi le esigenze di sicurezza cruciali a costi minimi. Consente alle aziende di aumentare competenze e livelli di maturità in tutta l'organizzazione per ottenere un'ampia fiducia e garantire una collaborazione efficace.
Essendo leader sia nel mercato della sicurezza informatica che in quello delle reti industriali, Cisco ha analizzato i business case di successo in cui l’azienda è stata coinvolta. Questa analisi ha portato a sviluppare un processo in 3 fasi delineate nel Cisco’s Industrial Security Validated Design.
Cos'è un Cisco Validated Design (CVD)? I CVD forniscono le fondamenta per la progettazione di sistemi basata su casi d'uso comuni o sulle priorità attuali del sistema di ingegneria. Incorporano un'ampia serie di tecnologie, funzionalità e applicazioni per soddisfare le esigenze dei clienti.
In quanto partner di Cisco, noi di Florence Consulting abbiamo un approccio alla sicurezza industriale che si concentra su esigenze cruciali, creando al contempo un framework per IT e Operation per costruire un flusso di lavoro efficace e collaborativo.
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