Contentful ha intervistato Wells Stringham, Head of Experience presso Apply Digital, in merito ai trend digitali del futuro, spaziando dai microservizi alle pratiche aziendali. Di seguito l’intervista integrale.
L’Head of Experience Racconta
C: Chi sei, da dove vieni e di cosa ti occupi?
W.S.: Sono Wells Stringham, Head of Experience presso Apply Digital. Il mio background professionale si è sviluppato nell’ambito UX e design, attualmente sono responsabile nel garantire che i nostri progetti abbiano un focus su UX, CX e Service Design.
In poche parole, mi assicuro che ciò che creiamo fornisca valore all'utente (a livello di utilità, intrattenimento, istruzione, ecc.) e che l’azienda sia pronta con i servizi necessari per creare un'esperienza di successo (assistenza clienti, progettazione e sviluppo dei processi di produzione, capacità di accettare richieste di funzionalità o segnalazioni di bug e dare loro priorità, ecc.).
C: Come lo spieghi alla tua famiglia?
W.S.: Il più delle volte, mi attengo a qualcosa del tipo "aiuto le aziende a creare, gestire e pianificare app, siti web e altri prodotti digitali".
C: Cos'è Apply Digital?
W.S.: Apply è uno studio di prodotti digitali, il che significa che realizziamo e commercializziamo prodotti digitali intelligenti. Abbiamo la fortuna di lavorare con una vasta gamma di clienti, piattaforme e segmenti di pubblico.
I nostri progetti spaziano da strumenti per l'agricoltura, programmi di premi per aziende B2C, PoC di app di fitness, streaming e scommesse di videogiochi P2P, democratizzazione della gestione patrimoniale e revisione della web experience per aiutare le aziende a livello commerciale.
Esperienze Digitali: il Futuro è nei Microservizi
C: Perché i microservizi sono importanti?
W.S.: Dall'inizio della mia carriera, l’obiettivo di chiunque nel settore è di creare esperienze davvero uniche e di mantenerle aggiornate, personalizzate e dinamiche. All'inizio, la maggior parte delle aziende non poteva permettersi il tempo e gli sforzi per continuare ad aggiornare progetti complessi e monolitici.
I microservizi hanno superato i limiti delle complesse piattaforme precedenti, abilitandole al futuro. La creazione di casi d'uso multipiattaforma che spaziano da un orologio, a un assistente vocale, a un sito web sono ora casi d'uso reali che possono essere collegati tramite microservizi.
Utilizzando i microservizi, si hanno enormi vantaggi in termini di flessibilità dello sviluppo tecnologico. I team possono lavorare contemporaneamente su attività diverse e correre su binari paralleli, o divergere nel tempo man mano che vengono scoperte nuove aree problematiche.
C: In che modo aiutate i Decision Maker a prendere in considerazione i microservizi?
W.S.: Se parlo di microservizi con una persona non tecnica, CXO, Decision Maker o altro, cerco di concentrarmi sui benefici che ne trarranno, il più grande dei quali è la flessibilità. Suddividendo i dati e le funzionalità aziendali in microservizi, si ottiene la possibilità di combinare, aggiornare, modificare o rimuovere parti senza dover avviare un progetto pluriennale.
La rotazione e la modifica per adattarsi alle esigenze dei clienti possono concentrarsi nell’ottimizzazione della UX/UI, piuttosto che su ciò che il team tecnico può supportare.
C: Se potessi dare un nuovo nome al CMS Headless, quale sarebbe?
W.S.: Ci ho pensato per molti anni, e il più grande problema che ho riscontrato nel termine “headless” è che descrive un dettaglio tecnico di implementazione e non il beneficio che una piattaforma del genere può apportare. Quindi, nella mia testa, penso sempre a Contentful come un CMS “data portable”. A volte parlo della piattaforma in termini di flessibilità, modularità, o adattabilità a seconda del contesto di riferimento.
Le Metriche che Effettivamente Aiutano un Prodotto a Migliorare e a Far Crescere il Business
C: Qual è una metrica che i leader aziendali amano ma che tu odi?
W.S.: NPS! È diventata una metrica standard tra i leader aziendali e, sebbene apprezzi ciò che sta cercando di misurare, è totalmente inadeguata per il lavoro.
Come parte del nostro processo di ricerca dei clienti, parlo regolarmente con potenziali clienti e clienti abituali per approfondire dati e tematiche. Un numero significativo di persone ha affermato che non consiglierebbe mai un prodotto perché è la loro arma segreta o che non conoscono nessuno che abbia bisogno di quel prodotto. Per non parlare dell'irrazionalità di una scala a 10 punti in cui solo i primi due numeri sono indicatori positivi.
Guardando al Futuro e alle Novità sulla Digital Experience
C: Quale sarà secondo te il grande trend di cui la gente non ha ancora iniziato a parlare?
W.S.: Mobile e social sono trend chiari da anni, ma quest'anno stiamo iniziando a vedere un'intersezione con l'e-commerce. Proprio come Contentful ha consentito la portabilità dei contenuti CMS, assisteremo all'ascesa dell’e-commerce headless per consentire le vendite attraverso esperienze totalmente personalizzate su piattaforme come Facebook, Instagram, TikTok, Snapchat, ecc.
C: Quale sarà più potente tra cinque anni, realtà artificiale o realtà virtuale?
W.S.: Scommetto ancora sulla realtà artificiale (RA). Ritengo che la realtà virtuale sia un mezzo fantastico per l'intrattenimento, ma la realtà artificiale è utilizzata in qualsiasi ambito.
Una volta che avremo occhiali in grado di contenere una potenza di calcolo sufficiente pur rimanendo piccoli, tutti vedranno quanto può essere d'impatto avere una sovrapposizione sul proprio lavoro invece di rimbalzare tra più app. Vivremo esperienze cinematografiche o televisive più avvincenti, poiché la realtà artificiale interagisce con i media che utilizziamo giornalmente.
C: Qual è un aspetto che i CXO devono capire e come possiamo aiutarli?
W.S.: Penso che la maggior parte dei CXO oggi non abbia bisogno di capire niente di nuovo; hanno bisogno di sostegno nel loro percorso di crescita continua. L’esperienza conta per il cliente e per i propri stakeholder interni.
Il miglioramento degli strumenti interni aiuta i team a gestire le banalità in modo efficiente per poter concentrarsi sulle complessità. Questo aiuta il business e fa incrementare i sostenitori.
In Apply, introduciamo il tipico approccio di ricerca e dati per scoprire opportunità. Cerchiamo anche di trovare ambienti in cui utilizzare intelligenza artificiale (AI) e machine learning (ML) per potenziare i team.
Ad esempio, attraverso il ML è possibile creare migliaia di segmenti di pubblico per la personalizzazione di un’offerta promozionale. Questo consente al team di concentrarsi su altri aspetti di miglioramento dell’esperienza per ottimizzare il tasso di conversione dei segmenti più preziosi.
Contentful, dall’Esterno
C: Come hai saputo di Contentful e perché collabori con noi?
W.S.: Ricordo di aver sentito parlare di Contentful nel 2014 durante alcune conversazioni con il team tecnico di Blast Radius, con il quale lavoravo in quel periodo. Nel 2016 è nata Apply e ricordo che abbiamo deciso consapevolmente di voler approfondire la tematica dei CMS headless, di cui Contentful era il più maturo.
Aveva semplicemente senso abbracciare una tecnologia che potesse aiutarci ad affrontare in modo più efficiente progetti in cui c'era un insieme complesso di sviluppi che necessitavano di contenuti simili. In retrospettiva, sembrava inevitabile che saremmo finiti a collaborare con Contentful!
C: Il progetto più interessante che hai visto sviluppare con Contentful?
W.S.: Ho seguito il settore delle vitamine e degli integratori per un po', e utilizzo l’app “Care/of” da anni. La loro esperienza utente è incredibile, L’app è molto facile da configurare sul telefono. Dalla modifica dei miei pacchetti/programmi personalizzati e rispondere ai quiz, a vedere consigli aggiornati, ottenere successi per fare costantemente attività, questo è un bene per me! È un compito ambizioso e l'hanno fatto molto bene.
C: Cosa vorresti che Contentful cambiasse dal punto di vista del prodotto?
W.S.: Ci sono già stati molti miglioramenti, ma sono un grande sostenitore di qualsiasi cosa che possa semplificare la vita dei creatori di contenuti. Aiutare i team a sperimentare, preparare, visualizzare in anteprima, testare, personalizzare e adeguare il contenuto a seconda del luogo è sempre una buona idea.
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